Con un gruppo di genitori, ieri sera, abbiamo riflettuto sul sentimento della rabbia, che possono vivere i figli adolescenti.

Si è creata un’atmosfera calda e di ascolto, che ha permesso ad ognuno di condividere la propria esperienza e di accogliere i vissuti degli altri.

Le riflessioni che sono emerse, hanno permesso di andare un pò oltre il muro che la rabbia spesso crea e di comprendere i diversi significati di cui può essere portatrice.

Cogliere i vissuti più profondi, legati ad ansie e paure, con cui un figlio deve convivere e confrontarsi, ha permesso di sentirlo nuovamente vicino.

Interrogarsi su come stia cambiando il legame con il proprio “piccolo”, ha permesso poi di far emergere l’esperienza della perdita, che il periodo dell’adolescenza porta in sé.

Ci si è potuti guardare come genitori, nella fatica delle responsabilità, nella paura di sbagliare, nella perdita di valore che a volte si percepisce, nel bisogno di riprendersi i propri spazi e altri ruoli.

Riflettere su tutto ciò, ci ha spinti ad interrogarci su cosa può aiutare i genitori a non entrare troppo direttamente nel conflitto e quale possa essere la “giusta distanza” da tenere con i figli, che permetta di mantenere la fiducia sulle possibilità del figlio e su ciò che, con lui, si è costruito.

Grazie a tutti!!